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Ristrutturazione facciate

Stai pensando di ristrutturare le facciate di un condominio, un’azienda, un comprensorio o una scuola? Allora ti conviene beneficiare dell’Ecobonus del rifacimento facciate che ti consente di ottenere importanti detrazioni fiscali.

Vuoi saperne di più e desideri avere una stima del prezzo finale? Non devi fare altro che inviarci la tua richiesta, inserendo le specifiche del lavoro di cui hai bisogno e le caratteristiche dell’immobile.

Sarà nostra cura inviare la tua richiesta alle nostre aziende partner che, dopo aver valutato con esattezza le tue necessità, ti rilasceranno un preventivo chiaro e trasparente.

L’azienda prescelta ti affiancherà anche durante l’iter burocratico per accedere all’Ecobonus facciate, così da poter beneficiare di questi importanti sgravi fiscali. A questo punto non ci resta che conoscere come funziona il bonus rifacimento facciata.

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Come già specificato l’azienda selezionata tra i nostri partner ti darà il massimo supporto per usufruire del bonus facciate 90 per cento.

Rifacimento e ristrutturazione facciate: come funziona l’Ecobonus

Il bonus facciate 2021 consiste in una detrazione d’imposta del 90%, tant’è che viene chiamato anche Ecobonus facciate 90, di tutte le spese sostenute nel 2020 e nel 2021, e del 60% delle spese sostenute nel 2022 per tutti gli interventi finalizzati al restauro o al recupero della facciata esterna di edifici già esistenti, di qualsiasi categoria catastale, purché si trovino nelle zone A e B o in zone a queste assimilabili secondo la normativa regionale e agli altri regolamenti edilizi comunali.

bonus rifacimento facciata

La Legge di Bilancio 2022 ha esteso questa agevolazione fino al 31 dicembre 2022, ma con un’aliquota ridotta del 60%. Da sottolineare che sono ammessi gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi, ornamenti o fregi, compresi quelli destinati alla sola pulitura o tinteggiatura esterna.

Il bonus non può invece essere richiesto per gli interventi eseguiti sulle facciate interne dell’edificio, a meno che non siano visibili dalla strada o dal suolo ad uso pubblico.

La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali dello stesso importo, quindi la spesa viene recuperato nell’arco di 10 anni. Per velocizzare il recupero è possibile ricorrere alla cessione del credito o allo sconto in fattura. Tutte le spese devono essere tracciabili e documentate tramite bonifici bancari o postali. Non ci sono limiti di spesa, né limiti di importi massimi per la detrazione ottenibile.

Bonus facciate al 90%: a chi spetta e come accedere

Il bonus per la ristrutturazione facciate può essere richiesto da tutti i contribuenti titolari di un immobile per il quale sono richiesti dei lavori di rifacimento o restauro delle facciate. Tra questi rientrano soggetti passivi Ires e soggetti Irpef, quindi anche privati cittadini e imprese.

Si può fruire del rifacimento facciate in 3 modalità:

  • detrazione della dichiarazione dei redditi;
  • sconto in fattura;
  • cessione del credito.

La prima modalità è quella ordinaria e, in questo caso, il beneficiario che compila la dichiarazione dei redditi deve inserire la quota di detrazione spettante per il bonus ristrutturazioni facciate.

Con lo sconto in fattura viene chiesto al fornitore di applicare uno sconto sull’importo dovuto. L’azienda che si occupa dei lavori inserisce uno sconto, permettendo al beneficiario di recuperare in meno di 10 anni l’importo agevolato pagando meno il servizio. L’azienda, a sua volta, recupera l’importo anticipato come credito d’imposta ed eventualmente può anche cedere il credito ad altri soggetti, come intermediari finanziari o istituti di credito.

La terza strada è la cessione del credito, tramite la quale il credito d’imposta maturato per l’esecuzione dei lavori viene ceduto ad altri soggetti che anticipano l’importo necessario. Tali soggetti possono essere banche o istituti finanziari, ma anche professionisti, enti e società.

Cos’è il bonus rifacimento facciate e cosa significa

Nell’ultimo anno (legge di bilancio 2020), lo Stato Italiano ha messo in vigore il ”bonus rifacimento facciate“, una misura pensata per aiutare tutte quelle persone che non hanno le possibilità economiche per ristrutturare il proprio locale, ed avere dunque una generosa agevolazione fiscale.

come ottenere il bonus per ristrutturare una facciataPer “agevolazione fiscale” si intende una detrazione delle spese del 90% per quanto riguarda i lavori iniziati negli anni 2020 e 2022, e di una detrazione del 60% delle spese per lavori effettuati durante l’anno 2022. 

Grazie a questo bonus è possibile ottenere, quindi, un rinnovamento delle facciate, sia che si tratti di attività, condomini o case singole. Inoltre è possibile usufruire della loro pulitura, tinteggiatura, di eventuali riparazioni se si possiede un balcone e sarà possibile ottenere anche degli accorgimenti per le grondaie, i parapetti e le cornici. 

Per quanto riguarda l’abbordamento dei costi, tutto è compreso, a partire dalle spese per il montaggio dei ponteggi al loro smantellamento, dall’IVA all’imposta di bollo e, per finire dalla richiesta delle condizioni edilizie alla tassa per occupazione al suolo pubblico.

 

Bonus facciate e condominio: cos’è la cessione del credito

ristrutturazione facciata bonusPer quanto riguarda il bonus facciate per i condomini, è possibile ottenere la detrazione fiscale in 10 quote annuali. Tale opzione implica comunque la possibilità di poter scegliere tra due modalità differenti per l’utilizzo della detrazione, tramite dichiarazione dei redditi.

Tali modalità sono:

  1. Sconto in fattura, sulla somma dovuta al fornitore che ha effettuato tutti i lavori di ristrutturazione;
  2. La cessione del credito alla detrazione spettante. 

Prima di effettuare lo sconto in fattura è importante comunicare, in primo luogo, l’azione che si sta andando a compiere all’agenzia delle entrate. Per quanto riguarda invece la cessione del credito, la persona che ha beneficiato del bonus rifacimento facciata ha la possibilità di cedere il credito ad altri individui che, a loro volta, hanno la possibilità di attuare altre cessioni. 

Tale opzione è valida quindi tanto per i condomini che le attività commerciali, come residence o strutture con grandi palazzi annessi.

 

La maggioranza condominiale

maggioranza condominialePer quanto riguarda tutte quelle persone che sono residenti nei condomini e vorrebbero usufruire del’ecobonus per facciate, è necessario che tutti i condòmini siano d’accordo e, per evitare fraintendimenti, sarà necessario presentare una prova della maggioranza condominiale, ossia una copia della delibera assembleare in cui si attesta che la maggioranza è propensa a questa operazione.

In merito al discorso della maggioranza condominiale, necessaria per le scelte riguardanti l’intero condominio, è bene mettere in chiaro le differenze tra assemblea in prima convocazione e assemblea in seconda convocazione:

  1. Assemblea in prima convocazione: viene indetta con la finalità di prendere una decisione che sia di comune accordo. L’assemblea deve essere composta almeno per due terzi dei condomini del valore dell’intero edificio e la maggioranza dei condomini;
  2. L’assemblea in seconda convocazione è composta da condomini che rappresentano almeno un terzo del valore dell’intero edificio e un terzo dei partecipanti al condominio.

 

Come gestire il bonus facciate ne vari “casi speciali” di condominio

ecobonus rifacimento facciata

Secondo la legge, lo stato di ”condominio“ si ha quando su un suolo comune vi si stabiliscono più soggetti, oppure quando l’unico proprietario di uno stabile cede ad altri individui alcuni piani o porzioni dell’edificio. 

Proprio per quanto riguarda l’ecobonus rifacimento facciate, entra in gioco l’agenzia delle entrate che ha espresso un parere al riguardo su abitazioni con casi speciali. Quest’ultima è favorevole all’utilizzo del bonus limitato ad un singolo appartamento, a patto che si rispettino due requisiti fondamentali: 

  1. La presenza di una delibera da assemblea di approvazione, come già spiegato nelle righe precedenti;
  2. Il sostentamento dell’intera spesa a carico dell’individuo che lo richiede. 

Per i condomini che non possiedono un amministratore, invece, per far in modo di beneficiare dell’ecobonus facciate 2020, i condòmini possono utilizzare il codice fiscale del proprietario incaricato di effettuare gli adempimenti previsti dalla normativa. Successivamente, sarà quindi il proprietario l’unico a sbrigare i successivi provvedimenti per quanto riguarda le fatture fiscali.

Indice: Ristrutturazione facciate

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