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Impianti di videosorveglianza per condomini

Il condominio è, per antonomasia, uno dei luoghi abitativi più complessi per quanto riguarda la gestione e la protezione degli abitanti. In un luogo dove abitano persone di ogni fascia di età (anziani, adulti e bambini) in base alle esigenze può diventare necessario installare un impianto di videosorveglianza, in modo da poter tenere tutto sotto controllo.

Quali sono, tuttavia, le richieste tecniche e legislative che sono necessarie per portare avanti un progetto di installazione per un impianto di telecamere adibito alla sorveglianza in un condominio? 

In questo articolo verranno chiariti i passaggi da affrontare e portare a conclusione, affinché un condominio diventi più sicuro e ricordiamo che gli interventi di manutenzione del condominio serve anche ad evitare problemi di natura legale. Parleremo perciò di:

  • Gestione della privacy e la videosorveglianza in un condominio;
  • Procedura per installare l’impianto di sorveglianza;
  • Cosa dice la normativa riguardo l’impianto di videosorveglianza. 

Tutto ciò ricordando che l’erogazione di un preventivo e la seguente installazione dell’impianto devono essere richiesti esclusivamente a mani esperte del settore impianti.

Impianti di videosorveglianza in condominio: la gestione della privacy

videosorveglianza e privacy

La prima cosa che viene in mente, quando si introduce l’argomento “videosorveglianza”, è la gestione dei dati privati e della propria privacy. 

Non tutti sanno che l’articolo 1122-ter del codice civile stabilisce in modo semplice e chiaro le regole per tutelare la privacy dell’individuo all’interno di un contesto condominiale:

  • È necessaria la presenza di cartelli informativi apposti nelle vicinanze dell’area videosorvegliata, posti prima dell’inizio dell’area coperta. Sia che si tratti del monitoraggio del proprio ingresso di casa sia nelle aree comuni; in questo modo l’individuo sarà cosciente della sua possibile ripresa tramite le telecamere;
  • I dati raccolti dalle videocamere devono essere conservati per un minimo di 2 giorni e un massimo di 7 giorni. Il materiale ricavato dalla sorveglianza può essere monitorato solo da persone autorizzate: nel caso della videosorveglianza comune nel condominio, questo ruolo spetta all’amministratore dello stabile;
  • È importante custodire i dati e le informazioni tramite software e programmi all’avanguardia, dotati di chiavi crittografiche precise, al fine di rispettare la privacy di ogni individuo.

Procedura per installare videosorveglianza in condominio

Prima di poter proseguire con il montaggio dell’intero impianto di videosorveglianza è necessario coinvolgere tutti i condòmini organizzando un’assemblea condominiale. L’assemblea, per un condominio, è una fase davvero molto importante della convivenza, poiché si parla di tutto ciò che va (e non) all’interno dell’intero stabile. 

Con l’apertura del dibattito in merito all’installazione della videosorveglianza, l’obiettivo di chi propone sarà quello di ottenere l’approvazione dei condomini e, nello specifico, di almeno il 50% dei presenti all’assemblea (che siano a loro volta almeno 500 millesimi dell’intero condominio). Solo dopo aver ottenuto la maggioranza dell’approvazione si potrà procedere con un consulto ed eventuale preventivo da esperto. 

Tuttavia è bene sapere che, se si desidera un impianto di videosorveglianza per il singolo individuo e singola unità, è possibile ottenerlo anche senza l’assemblea condominiale, dato che lo scopo principale è quello di sorvegliare i propri spazi senza influire su quelli altrui. Anche in questo caso, bisogna comunque sempre prestare attenzione.

Chi ha un impianto di videosorveglianza per sé, deve prestare attenzione a cosa riprende, perché se la videocamera espande il suo campo visivo anche solo in una piccola parte di spazio comune, potrebbe ricevere una sanzione per violazione della privacy di altri condòmini, con il conseguente rischio di dover togliere la propria videocamera.

cartello di avviso per videosorveglianza

Cosa importante da ricordare è la costante presenza dei cartelli, una sorta di avviso che informa gli individui che quella determinata zona è sotto sorveglianza tramite videocamere intelligenti.

Impianti di videosorveglianza per condomini: cosa dice la normativa?

Ma cosa dice di preciso la normativa per ottenere un impianto di videosorveglianza? 

Per ottenere un impianto di videosorveglianza in condominio bisogna osservare la legge art. 1122-ter del codice civile. È necessaria una votazione in assemblea condominiale, con conseguente ottenimento del favore dei voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti, e almeno la metà del valore dell’intero edificio. 

Per il montaggio di un impianto di videosorveglianza per condominio, come auspicato dalla legge stessa, è importante scegliere sempre gli esperti del settore, specializzati al montaggio di tutte le componenti necessarie affinché il tutto funzioni a lungo e per il meglio.

Indice: Impianti di videosorveglianza per condomini

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